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22 Giugno 2018

Gravidanza | Tutela delle mamme lavoratrici

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Uno degli eventi più felici e importanti nella vita di una persona è sicuramente la nascita di un figlio.

La speranza, l'attesa e la soddisfazione nel mettere al mondo un bambino sono un percorso delicato che in 9 mesi necessita di un gran numero di attenzioni.

In questa fase, il bambino che si sta formando è esposto – in particolare nei primi tre/quattro mesi di gestazione – ad un importante numero di agenti esterni (chimici, fisici e biologici) che possono risultare dannosi per un corretto sviluppo.

La donna in gravidanza, quindi, diviene un soggetto a cui prestare una particolare attenzione nei luoghi di lavoro e diviene necessario promuovere quanto più possibile delle corrette iniziative di educazione alla salute della donna incinta con un particolare sguardo rivolto ai fattori di rischio professionale.

Il crescente numero di donne lavoratrici (i dati ISTAT di febbraio segnano un'occupazione femminile salita al 49,2%) ha portato nel tempo ad un aumento degli studi interessati ad individuare i fattori di rischio sulla salute riproduttiva per le donne e, di conseguenza, i loro bambini.

Clicca qui per vedere la tabella INAIL 2018 con i principali fattori di rischio correlati agli effetti sulla salute riproduttiva.


Le corrette misure di prevenzione

Per prevenire gli effetti sopra indicati il datore di lavoro, in collaborazione con il medico competente, l'RSPP e il RLS, deve procedere all'identificazione delle mansioni vietate durante il periodo di gravidanza e/o allattamento. Deve, inoltre, procedere all'integrazione del DVR con l'analisi e l'identificazione delle operazioni incompatibili attuando le modifiche indicando per ogni mansione a rischio le misure di prevenzione e protezione che intende adottare nel caso di gravidanza.

Successivamente si dovrà procedere con l'informazione a tutte le lavoratrici in età fertile dei risultati della valutazione dei rischi e della necessità di informare l'azienda del proprio stato di gravidanza non appena la lavoratrice ne venga a conoscenza. Da non dimenticare, di fondamentale importanza anche la formazione delle lavoratrici in modo che queste siano informate e abbiano una reale percezione dei rischi per se stesse e per i propri figli in modo da condurre una gravidanza serena senza pregiudicare in alcun modo la propria salute fisica e il proprio rendimento lavorativo.