Contattaci: (+39) 055 016 9547 info@evolutivaconsulting.com
News
28 Settembre 2025
Il dodicesimo rapporto Inail – Regioni sulle malattie professionali
La registrazione nel Sistema Malprof delle segnalazioni di malattia professionale, effettuate in base all’art. 139 del d.p.r. 1124/1965, ha potuto contare per il biennio 2021 - 2022 sulla partecipazione alla rete informativa di 18 Regioni o Provincie autonome: si sono aggiunte, rispetto agli anni precedenti, tutte le Asl dell’Abruzzo e il Piemonte ha fornito il proprio contributo mediante la sintesi dei propri dati regionali.
L’impostazione e la struttura del presente Rapporto nazionale è articolata in due parti:
Focus: parte in cui sono presentati approfondimenti tematici curati da medici del lavoro dei servizi di prevenzione delle Asl e ricercatori Inail della rete Malprof.
I dati 2021 - 2022: parte suddivisa a sua volta in due sezioni: 1)Dati nazionali: sezione in cui sono riportate le tabelle e figure per i dati a livello nazionale sulle malattie certificate negli anni 2021 e 2022 e sui periodi lavorativi ad esse connesse; 2) Dati regionali: sezione in cui sono presentate le schede sintetiche, con alcune figure e tabelle, per le Regioni e Province Autonome della rete Malprof.
I focus (prima parte di questo dodicesimo Rapporto biennale), riguardano i seguenti argomenti: il contributo del sistema Malprof alla prevenzione delle patologie neoplastiche e dell’apparato muscoloscheletrico di origine professionale; le patologie non presenti nella tabella delle malattie professionali ma certificate come tali; le segnalazioni di malattie professionali da parte dei medici; le malattie respiratorie e le questioni relative alla loro segnalazione o denuncia. In questo approfondimento si evidenzia come i settori delle costruzioni e dell’agricoltura siano particolarmente a rischio per le malattie muscoloscheletriche. I tumori risultano più frequenti nei settori della fabbricazione di articoli in pelle e dell’industria del legno. Le patologie muscoloscheletriche per il quadriennio 2019 - 2022 mostrano, rispetto agli anni precedenti, un calo percentuale sul totale delle segnalazioni; questo è sostanzialmente dovuto all’anomalia delle malattie segnalate nel 2020 a causa della pandemia da SARS-CoV2. Infatti, negli ultimi venti anni le malattie muscoloscheletriche registrano un aumento costante se si eccettua proprio il 2020. La maggior parte delle malattie neoplastiche oggetto di segnalazione con nesso positivo sono date dal mesotelioma maligno (51,2%) con sede prevalentemente pleurica, dal tumore maligno dei bronchi e del polmone (19,2%) e da quello della vescica (8,2%).
Il secondo focus si concentra sulla relazione che dovrebbe sussistere tra i sistemi di monitoraggio delle malattie e gli aggiornamenti delle Liste di patologie professionali e, di conseguenza, della Tabella ex art. 3 del d.p.r. 1124/1965, che riporta le patologie per le quali vige la presunzione legale d’origine, dato che la revisione della Tabella stessa si basa sull’osservazione delle malattie inserite proprio nelle Liste.
Il terzo focus sottolinea come l’aggiornamento delle normative, sia in ambito SSL che di tutela, influenzi il flusso delle segnalazioni delle patologie e il ruolo delle fonti informative. Al riguardo, il d.lgs. 81/2008 ha posto attenzione sulla prevenzione delle malattie da rischio bio-meccanico che, unitamente all’aggiornamento delle tabelle per il riconoscimento avvenuto nello stesso anno, ha comportato un incremento delle segnalazioni dei disturbi muscoloscheletrici. La principale fonte informativa è rappresentata dai medici dei patronati, che nel biennio 2021 - 2022 segnalano il 56% dei casi registrati in Malprof; la stessa fonte nel biennio 2006 - 2007 aveva un peso pari al 13%.In tale arco di tempo si è verificato un netto calo delle segnalazioni provenienti dai medici competenti d’azienda: si è passati dal 40% al 7%. I medici competenti, però, esprimono la maggior quota di segnalazioni relative a lavoratori non italiani: il 20% delle malattie segnalate da essi riguardano gli stranieri. I patronati segnalano principalmente disturbi muscoloscheletrici, mentre i tumori sono segnalati prevalentemente da ospedali ed università.
Il quarto focus propone un quadro dei disturbi respiratori che, anche se in diminuzione negli ultimi anni, richiedono un’attenzione particolare per la loro rilevanza in termini di gravità e per le variazioni significative dal punto di vista territoriale, di età, di genere e di attività economica: circa il 3% del totale delle patologie professionali riconosciute è costituito dalle malattie dell’apparato respiratorio. Tra esse, il 72% corrisponde a pneumoconiosi, placche e ispessimenti pleurici. Scendendo nel dettaglio, le patologie respiratorie più frequenti sono l’asbestosi (24,3%), la silicosi (9,9%), le bronchiti croniche (8,1%) e l’asma (6,7%). I settori con il maggior numero di segnalazioni sono la fabbricazione di vetro, ceramica e cemento, la metallurgia e la riparazione di macchine, mentre le professioni più a rischio includono vasai, soffiatori di vetro e operatori di impianti industriali. Le malattie respiratorie professionali colpiscono in modo diverso secondo il genere e l’età: gli uomini sono maggiormente colpiti rispetto alle donne, i giovani sono più soggetti a malattie allergiche (asma e riniti) e gli anziani a pneumoconiosi. Questo conferma, come indicato anche dal d.lgs. 81/2008, la necessità di strategie preventive mirate e un’attenta azione di sorveglianza sanitaria: tra i lavoratori è importante far emergere precocemente i casi di asma per eventualmente indirizzarli ad altra mansione; inoltre, le diagnosi precoci di casi sentinella permettono spesso di diagnosticare altri cluster con sintomi subclinici e di eliminare o sostituire fattori rischio presenti nei cicli lavorativi.
News
03 Ottobre 2025
Modello OT23 per l’anno 2026
28 Settembre 2025