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News
15 Novembre 2025
UNI EN 17975:2025: Sicurezza nelle operazioni di manutenzione
Dal 24 luglio 2025 è in vigore la UNI EN 17975:2025, nuova norma europea che definisce i principi e le procedure per la gestione sicura delle energie e dei fluidi durante le attività di manutenzione. Un ambito cruciale, poiché secondo i dati Inail, circa il 20% degli infortuni mortali in Italia avviene proprio in questa fase, spesso a causa del mancato isolamento delle fonti energetiche o del rilascio improvviso di sostanze pericolose. La norma fornisce un quadro tecnico-organizzativo per prevenire tali eventi, promuovendo un approccio sistematico alla sicurezza. Tra i punti principali: identificazione delle fonti di energia e fluidi (elettricità, gas, vapore, oli, aria compressa, sostanze chimiche); isolamento sicuro tramite procedure Lockout/Tagout, con blocco fisico e segnalazione visiva delle fonti pericolose; ruoli e responsabilità ben definiti, distinguendo chi autorizza, chi esegue e chi verifica le attività; valutazione dei rischi prima, durante e dopo ogni intervento di manutenzione; gestione delle sostanze pericolose, con particolare attenzione a polveri, gas e vapori potenzialmente esplosivi o tossici.
La norma pone al centro la figura del datore di lavoro, che deve allineare le procedure aziendali, predisporre piani di prevenzione coerenti e garantire formazione adeguata e continua per gli operatori. Una delle innovazioni segnalate è l’adozione ampliata della procedura LOTOTO (Lock-Out/Tag-Out/Try-Out), che comprende una fase di verifica reale dell’isolamento prima di iniziare i lavori per testare che i sistemi siano effettivamente isolati e sicuri.
La UNI EN 17975:2025 si rivolge a una vasta gamma di settori produttivi e infrastrutturali, fra cui: industria manifatturiera e metalmeccanica (linee di produzione, presse, robot); settore energia (centrali, reti di distribuzione, cogenerazione); chimica e petrolchimica (impianti con fluidi pericolosi); grandi cantieri ed edifici (impianti HVAC, impianti idraulici e elettrici); industria alimentare (vapore, refrigerazione, fluidi criogenici); trasporti e logistica (installazioni ferroviarie, portuali, aeroportuali); acquedotti e depuratori (stazioni di pompaggio, serbatoi, impianti di trattamento) e non è esclusa l’applicazione indiretta anche in aziende di dimensioni più contenute (ospedali, alberghi) che gestiscono impianti energetici complessi.
La formazione diventa centrale: ogni operatore che interviene su energie e fluidi deve essere formato con nozioni di teoria e di pratica, con valutazioni ed aggiornamenti periodici.
Nel breve termine, le aziende dovranno attivarsi per: recepire i contenuti della norma nei loro manuali procedurali; aggiornare il sistema di gestione della sicurezza; formare operatori e manutentori secondo le nuove linee guida; documentare ogni fase delle procedure per evidenziare conformità a controlli e audit.
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