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01 Aprile 2019

SENTENZE - Infortunio in itinere in auto, conta la distanza casa-lavoro

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Uno dei casi più frequenti di infortunio sul lavoro è quello che si registra in itinere nel tragitto casa-lavoro. Ma in quali casi questo tipo di incidenti viene riconosciuto dall'INAIL?

Oggi vediamo la sentenza 21122 del settembre 2017 della corte di Cassazione che giudica legittimo il fatto che l'infortunio in itinere in auto non sia stato riconosciuto dall'INAIL se il tragitto da casa al lavoro percorso a piedi è più breve e sicuro.

La sentenza riguarda un infortunio di una lavoratrice che, recandosi sul luogo di lavoro distante 500/700 metri dalla propria abitazione, rimaneva vittima di un incidente automobilistico.

INAIL si opponeva adducendo che questo incidente non può rientrare tra gli infortuni in itinere, rifiutando di indennizzare la lavoratrice proprio per la breve distanza che ne separa l'abitazione dal luogo di lavoro.

Viene infatti sottolineato che un percorso pedonale sarebbe stato di gran lunga più breve e sicuro visto che il tragitto in auto risulta costellato di sensi unici e di traffico nelle ore di punta.

Benché la corte d'Appello avesse dato ragione alla lavoratrice, la Corte di Cassazione afferma che il tragitto sarebbe appunto stato ben più rapido e sicuro se la lavoratrice lo avesse effettuato a piedi anziché in macchina e che la lavoratrice, non avendo portato in Tribunale un motivo che definisse il giorno dell'incidente diverso dagli altri per propria condizione fisica in modo che fosse giustificato l'uso della macchina.